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Il Giappone in Italia sotto il segno dell'architettura

creato da Elena Guarneri ultima modifica 20/06/2008 15:14

La tradizione italiana sposa la modernita' del Sol Levante in un matrimonio di architettura. Ben assortito.

Kenzo TangeNel Belpaese ci sono segni del Sol Levante non solo nel cibo e nei negozi di arredamento e gadget. Anche l’architettura giapponese è entrata a pieno titolo nella Penisola, talvolta accostandosi e integrandosi alle nostre forme architettoniche più ‘classiche’.

Fabrica

Avrete certo sentito parlare di Fabrica, vivaio creativo e centro di ricerca sulla comunicazione della casa di abbigliamento Benetton: a Catena di Villorba, a due passi da Treviso, c’è lo zampino di Tadao Ando, architetto di Osaka vincitore del prestigioso Pritzker Architecture Prize nel 1995. Ando ha affiancato alla villa del Seicento, che costituisce il corpo originario dell’edificio, uno spazio architettonico complesso che si sviluppa intorno ad una corte ovale attraverso un sali-scendi di scale e una sovrapposizione di scorci, meandri e sfaccettature che producono, insieme al colonnato e allo specchio d’acqua esterni, un effetto poetico.

Le torri di Bologna
Sembra che Osaka sia una fucina di geni dell’architettura: anche Kenzo Tange, premio Pritzker nel 1987, proviene da lì. Per ammirare le sue opere non è necessario (anche se è consigliabile) andare a visitare l’International Forum di Tokyo o il Parco della Pace a Hiroshima: basta farsi un giro nell’emiliana Bologna e puntare dritti verso le modernissime bianche torri del Fiera District (il secondo polo fieristico in Italia), progettate nel 1967 in linea con la tradizione della città "turrita" e proiezione moderna delle Due Torri di Piazza Maggiore.

Il Giappone sciacqua i panni in Arno...
L’architettura firmata Sol Levante sarà in primo piano a partire da quest’anno, per il mega-progetto legato ai Grandi Uffizi di Firenze che vede impegnato un altro illustre giapponese: Arata Isozaki, il cui nome è legato soprattutto all’Olympic Stadium di Barcellona. Dall’estate 2002 dovrebbero (condizionale d’obbligo) vestire un abito nuovo di zecca Piazza Castellani - di fronte alla Galleria degli Uffizi - e l’antistante Cinema Capitol, che diventerà un centro-servizi "tutto compreso" con librerie, negozi, uffici e punti informativi. Ma non è tutto: all’architetto giapponese è stata affidata anche la progettazione di una modernissima copertura all’uscita della Galleria. Fine del 2003 è la ‘data di scadenza’ per poter vedere l’opera compiuta, che si inserisce nel colossale progetto di ristrutturazione e ampliamento degli Uffizi (15mila metri quadrati di opere esposte a fronte degli attuali 7mila) previsto per la fine del 2004. Il tutto, soldi, burocrazia e intoppi vari permettendo: l’estate scorsa il progetto di Isozaki ha infatti incontrato le forti riserve del Sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali, Vittorio Sgarbi.
Chi finanzierà e finanzia il progetto? Ministero dei Beni Culturali, Comune di Firenze e, tra i vari soggetti privati, un déjà vu: Benetton, sponsor d’onore - e d’oro - che ha versato una bella cifra per sostenere i costi della ristrutturazione della Piazza e dell’ex-cinema Capitol.


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Bolognafiere.it - - sito ufficiale del polo fieristico bolognese
Galleria degli Uffizi - - sito ufficiale del museo, con informazioni, storia, immagini e novita'
Fabrica.it - - sito ufficiale del vivaio firmato da Benetton (sito in inglese)
Japanitaly.com - - vetrina virtuale per entrare nel mercato giapponese. In italiano e in giapponese
 

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