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Da civilta' delle caverne a civilta' Valtur

creato da M.carla Glotier ultima modifica 20/06/2008 15:10

Non esiste altrove una citta' come Matera. Fra i suoi Sassi, fino a 70 anni fa vergogna nazionale e oggi patrimonio dell'Unesco, spunta il progetto di un villaggio turistico.

SassiSituata su di un altipiano e circondata dal burrone della Gravina, Matera richiama agli occhi del visitatore un paesaggio dantesco per la natura aspra del luogo scelto da Pasolini per il suo film "Il Vangelo secondo Matteo".

Con le 100 e più chiese rupestri contenenti incredibili affreschi bizantini, Matera ha allo stesso tempo una storia antichissima e un presente recentissimo. I ritrovamenti archeologici degli ultimi secoli testimoniano infatti con sicurezza la presenza dell’uomo nelle grotte materane già nell’età paleolitica, grotte che ha abbandonato solo da una settantina d’anni.
Sino al 1935 infatti Matera contava 24mila abitanti di cui 20mila vivevano nei Sassi, in condizioni di vita e igieniche a dir poco precarie. Per comprendere usi e costumi degli abitanti degli antichi rioni, il turista di oggi può visitare, nei pressi della Chiesa di San Pietro Caveoso, una tipica casa grotta arredata con mobili ed attrezzi d'epoca.

I Sassi sono dal 1993 patrimonio universale dell’Unesco, ma non tutti sono d’accordo a lasciarli intatti nel loro fascino. Il tour operator Valtur ha infatti in mente di costruirvi un villaggio turistico per accogliere almeno 150 "turisti di profilo culturale medio-alto". Il progetto è avviato, ma le associazioni ambientalistiche gridano vendetta.

E se visitare Matera prima di questo momento rappresenta quindi un’occasione imperdibile, il consiglio è di partire dalle numerose chiese scavate nella roccia, di cui la più antica è probabilmente Santa Maria de Idriis. Da brivido è anche quella di San Pietro Caveoso, chiesa eretta nel 1656 sull’orlo di un precipizio. Notevole il duomo di stile romanico-pugliese del 1270, mentre meritano sicuramente una visita anche il barocco delle chiese di San Carmelo e di San Francesco.

Dal dopoguerra a oggi Matera ha comunque saputo darsi una nuova dimensione di città moderna anche se le sue radici affondano sempre nelle più solide tradizioni. Programmate una visita il 2 luglio (festa della Madonna di Bruna) e ve ne renderete conto. La festa risale almeno al 1300 e ripropone, oggi come allora, la processione della sacra statua della Bruna sul Carro trionfale, carro che viene assalito e distrutto in piazza una volta depositata la statua nella Cattedrale. I motivi di tale gesto si perdono nella notte dei tempi; qui è possibile vedere un breve video della manifestazione.

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